La nutrizione parenterale (NP) è diventata parte integrante della terapia di supporto nel neonato critico, soprattutto con prematurità estrema, e nel neonato in condizioni chirurgiche e ha contribuito in modo sostanziale al miglioramento dei risultati delle cure intensive anche in questa fascia di età. Le richieste metaboliche per una “rapida crescita a basse riserve nutrizionali”, tipica del neonato, rendono ancora maggiori i benefici di una buona nutrizione. In particolare, i soggetti con distress respiratorio grave, cardiopatie congenite, gravi malformazioni del tratto gastrointestinale o malattie infiammatorie sono candidati alla NP.
I fabbisogni nutrizionali dei neonati prematuri di peso molto basso alla nascita sono elevati e dovrebbero essere forniti sin dalle prime ore di vita. Nei primi periodi di instabilità clinica la nutrizione parenterale rappresenta l’unica via attraverso la quale è possibile somministrare nutrienti in quantità adeguate. Anche nei bambini in età pediatrica la cui la funzionalità gastro-intestinale è compromessa o non sufficiente a coprire adeguatamente i fabbisogni nutrizionali necessitano di una nutrizione parenterale per infondere i nutrienti (carboidrati, proteine e lipidi), in forma semplice, direttamente nel torrente circolatorio ossia in vena, in bambini. Gli obiettivi nutrizionali possono essere raggiunti tramite formulazioni personalizzate o formulazioni maggiormente standardizzate.
Il corso di formazione a distanza FAD si propone di fornire gli elementi essenziali della nutrizione parenterale nel neonato pretermine.
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